Presente Passato Futuro, acrilico su cartone 70x50cm. 2004. DAL 26 LUGLIO AL 14 SETTEMBRE 2008 ha partecipato ad una mostra itinerante nella Provincia di Potenza.
E' un triplice autoritratto. Cammino in un'unica direzione vestito diversamente. Primavera, estate, autunno e inverno. I vestiti autunnali sono gli stessi di quelli primaverili. Quando mi chiesero il titolo del quadro, ne ho buttati giù ironicamente diversi. Il tritratto, le tre stagioni e passato presente e futuro. Questo dipinto è un esercizio in cui ho voluto giocare sul concetto di distanza lavorando molto sulla sezione aurea. L'autoritratto più vicino all'osservatore del quadro è quello più lontano dalla meta. Il primo è goffamente scoordinato ma ci vuole attenzione per capirlo. Ritorna la lingua che vola e compare un elefante a forma di nuvola.. Ritorno a citare Dalì. Un quadro buttato giù in mezza giornata, ricco di ripensamenti e di pennellate approssimate. E' il quadro che ha avuto più richieste, ma l'opera non è in vendita.
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E' una “carovana di artisti” che attraversano i luoghi della loro ispirazione (sembra di per sé una specie di transumanza), ma ricordano assassini sulla scena del crimine. Si chiamano: Lucia Bonelli, Luca Caricato, Tina De Stefano, Michele Di
Lecce, Anna Giordano, Silvio Giordano, Eleonora Grieco, Birgitt Gutt-Daraio, Gabriela Jantoniù, Pietro L’Annunziata, Antonio Masini, Patrizia Monacò, Michele Morelli, Antonio Passavanti, Marcello Samela, Michele Santarsiere, Manuela Telesca, e Teri Volini. Con le loro opere hanno rotto, deformato, colorato, cancellato, astratto concetti universali, senza chiedere mai il permesso per farlo. Solo un cedimento quasi inevitabile: la committenza. E per questo nelle opere di “LucaniArtwork” c’è questa
terra e tutto il suo contrario, forse la sola interezza possibile. C’è realismo e magia, tradizione e contemporaneità, identità e confusione. C’è la pasta filata e quel sapore d’oriente, le vacche al pascolo, e le pale eoliche. Ci sono ritratti ironici e temerarie ricomposizioni, c’è la materia divinizzata, e l’avanguardia nell’organizzazione del lavoro. Ma ci sono anche le sottane, i fazzoletti e i corpetti delle contadine lucane, e le sottane, i fazzoletti e i corpetti delle contadine russe.
Sembra antropologia in movimento, che si rigenera e diventa moda, tendenza, e infine economia, impresa.
È un movimento contagioso e interattivo. Ma “LucaniArtwork” è soprattutto un’esperienza, sopra quella di 18 artisti diversamente legati a questo difficile territorio. Oltre il mito dell’isola.
Giornalista e Critico - Leo Amato