Posted on 5 giugno 2015 by Redazione Biancoscuro.
Di sicuro Leonardo era molto intelligente, ma la sua più grande dote era la curiosità. Lo zio Francesco fu di grande stimolo per la sua mente. Il padre, notaio come il nonno, a causa del suo lavoro non poteva dedicare molto tempo al figlio. Leonardo non potendo vivere con la madre naturale, perché figlio illegittimo, fu allevato nei primissimi anni di vita dai familiari del padre ed in particolare da questo giovane zio che, a detta del nonno, “passava il tempo in campagna senza far niente”. Fu questo zio a trasmettergli i primi segreti della natura. Di Leonardo si è detto che appartenesse a sette religiose, logge massoniche ecc., di sicuro possiamo dire che il suo pensiero ed il suo credo avevano fondamenta solo nella ricerca.
Cercava la verità e ripudiava ogni forma di costrizione come i dogmi nelle religioni e gli assiomi nelle scienze.
Oggi, all’EXPO di Milano, aleggia la presenza del genio in tutte le sue forme. Dalla tematica del cibo, dell’arte e della scienza ci sono continui riferimenti al genio che ha contribuito tantissimo alla crescita culturale della città di Milano. L’uomo, che ancora oggi continua a far parlare di se dando spunto a nuovi romanzi ed a moderne e sofisticate ricerche scientifiche, è sempre di più fonte di mistero. Annoverato tra i più famosi uomini della storia dell’umanità, è secondo solo a Gesù di Nazaret, continua ancora ad avere molto da dirci. Dalle mie ricerche, a detta dei miei più prestigiosi colleghi, potrebbe essersi aperto un varco per scoprire fino in fondo il suo pensiero. Nell’attesa di pubblicare il mio secondo saggio vi invito a visitare la mostra di Milano presso il Palazzo Reale. Andateci ed osservate con gli stessi occhi del bambino che, allontanato ingiustamente dalla madre naturale, si faceva accompagnare dallo zio nello spettacolare mondo della divina natura.
Luca Caricato
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