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Pubblicato 26 Luglio 2012 Visite: 4921
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Il leone di Maria De Medici. 
L'artista e storico Gio. Paolo Lomazzo ricorda nel libro Trattato dell'Arte della pittura, Milano, 1584, come Leonardo avesse trovato "il modo di far volare gli uccelli" e "andare i Leoni per forza di ruote", intendendo per ruote degli ingranaggi.Si è visto che l'automa di Leonardo costituiva una allegoria politica dell'alleanza fra Firenze e il re di Francia. Questo è documentato da una affermazione di Michelangelo Buonarroti il Giovane, nella sua Descrizione delle felicissime nozze della Cristianissima Maestà di Madama Maria Medici, 1600, Scrive il Buonarroti:

"Nella testa della tavola di mezzo di quelle (del banchetto nuziale), per colmare la maraviglia, in aspetto fiero un Leone ebbe, che posando su li quattro piedi, allora, che a tavola elle si misero, prendendo moto, e sollevandosi in due, aprirsi il seno si vide, e pieno di gigli mostrarlo, convertendosi appresso in aquila da due fronti: concetto simile a quello, il quale Lionardo da Vinci nella Città di Lione nella venuta del Re Francesco, mise in opera per la nazion' fiorentina." Ricostruzione storica di Luca Garai - Compositing di Luca Caricato.

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